Tra le risorse naturali offerte dal territorio nazionale italiano, il legno è sicuramente la componente più importante per il rispetto dell’ambiente.
Le nostre foreste, grazie al monitoraggio degli enti preposti come il PEFC®, possono offrire un’alternativa sostenibile agli approvvigionamenti minerari sia come materia prima che come combustibile energetico. Le piante, raggiunta la loro maturità, mantengono un ciclo vitale minimo, sufficiente solo a tenerle in vita, non incamerando ulteriore CO2 e non producono più ossigeno. Così le piante “adulte”, ovvero pronte per essere abbattute e sostituite, vengono utilizzate dalle industrie del legno ricavandone materia prima da costruzione (mediamente il 70%) ed energia derivante dagli scarti di lavorazione e dalla ripulitura del bosco (mediamente il 30%).
In moltissimi casi l’energia ricavata dagli scarti di lavorazione del legno viene ceduta a “terze” realtà che beneficiano di una fonte di energia ecologica, risparmiando emissioni ed utilizzo di idrocarburi fossili inquinanti. Le centrali a biomassa legnosa inserite nella filiera del legno, distribuiscono in Italia energia termica ed elettrica a centinaia di comuni e piccole città, utilizzando combustibile ad impatto “zero”.
Il beneficio ambientale creato dalla filiera del legno nazionale vale diversi milioni di tonnellate/anno di anidride carbonica.
Il legno di conifera è uno dei più diffusi sul territorio nazionale italiano: Abete Bianco, Abete Rosso, Pino e Larice sono le essenze più utilizzate nelle costruzioni destinate all’esterno, questo perché hanno una durata maggiore rispetto ai legnami di latifoglia. Speciali e moderni trattamenti ecologici allungano ancora la durata del legno avvicinandolo ed a volte superando quella di altri materiali.
Nella prossima newsletter vi parleremo delle tecnologie applicate alle lavorazioni del legno per ottenere risultati straordinari in termini di durata e resistenza.
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